Randy Pausch
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Randy Pausch
http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dal%20Mondo&vxClipId=2524_6b0863e2-5a58-11dd-bcb1-00144f02aabc&vxBitrate=300
WASHINGTON - Nella sua ultima lezione il professor Randy Pausch, che insegnava scienze informatiche alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh, ha detto di non voler essere compatito e di non voler parlare della morte, ma della vita. Lui, 47 anni - sposato con tre figli - è morto per un tumore che nonostante le cure ha invaso il suo organismo in modo irreparabile. L'ultima lezione ai suoi studenti è stata registrata e - messa in Rete - ha avuto un successo strepitoso (guarda il suo intervento alla trasmissione di Oprah Winphrey sottotitolato in italiano). Pausch parla dei sogni di quando era bambino, dell'importanza di sognare e della possibilità di realizzare i propri desideri. «Non possiamo cambiare le carte che ci vengono servite, solo il modo in cui giochiamo la mano» è la celebre frase con cui il 18 settembre ha spiegato ai ragazzi l'importanza di non rinunciare mai a vivere, in un discorso piena di umorismo e ottimismo.
INNO ALLA VITA - Una lezione di vita, un saluto profondo che ha commosso non solo gli allievi della Carnegie Mellon ma tutto il mondo. E che è diventato un libro tradotto in 30 lingue ed edito in Italia da Rizzoli ( «L'ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore»), in cui i temi della last lection vengono sviluppati e approfonditi. «Ho un problema di sistema - aveva annunciato il docente di fronte a 400 studenti -. Benché abbia sempre goduto di forma fisica strepitosa, ho ben dieci metastasi al fegato e mi restano solo pochi mesi di vita». L'incontro finale tra il docente e i suoi studenti, tra ironia e riflessioni profonde, si era trasformato in un commosso inno alla vita. «Trovate la vostra passione e seguitela - disse -, non smettete di cercarla perché altrimenti ciò che state facendo è solo aspettare la Mietitrice». Lui, citato da Time tra le cento persone più influenti del mondo, la morte l'ha affrontata a viso aperto: «Non la battiamo vivendo più a lungo, ma vivendo bene e pienamente, perché ella verrà per tutti noi» aveva detto.
Re: Randy Pausch
Forse è perché non mi piace il modo che hanno gli americani di affrontare ogni cosa, non mi piacciono le cose plateali, gli show...ma non sono rimasta molto colpita dal video, credo sia stato un uomo coraggioso ad affrontare la morte in quel modo, però...non vi so spiegare...non mi ha trasmesso molto, sarà che io non penso che ci si debba divertire ogni giorno della propria vita....
Ma forse non ho capito un accidenti del messaggio che voleva lasciare...
La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho finito di leggere e di vedere il video è che in questo mondo le persone diventano degne di nota quando sono morte o in fin di vita...siamo proprio fatti male
Ma forse non ho capito un accidenti del messaggio che voleva lasciare...
La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho finito di leggere e di vedere il video è che in questo mondo le persone diventano degne di nota quando sono morte o in fin di vita...siamo proprio fatti male
Re: Randy Pausch
si vabbè anche a me piacciono poco ste cose americazze, che bello far vedere le TAC e vedere le femmine in studio che piangono, vabbè....
sul contenuto del suo discorso, beh è bello, peccato che uno non dovrebbe arrivarci quando sta per morire..
sul contenuto del suo discorso, beh è bello, peccato che uno non dovrebbe arrivarci quando sta per morire..
fox- Numero di messaggi : 477
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